Esposizione fotografica fai da te, parte 1

Nella fotografia notturna, l'esposizione, sia della pellicola che nelle fotocamere digitali, è molto problematica. Per arrivare alla giusta esposizione, ci vuole molta esperienza; meglio comunque mettere in conto qualche scatto in più, per evitare troppi errori. Per cui, via tutti gli automatismi della fotocamera, compreso l'autofocus; niente programmi, o sistemi di lettura valutativa a zone. 

Se nelle normali situazioni di ripresa alcuni automatismi possono effettuare il lavoro del fotografo, nella fotografia notturna, essi possono rivelarsi disastrosi. Come ci si può comportare infatti, quando ad esempio il bagliore di un lampione spicca nel buio di una piazza? Se lasciassimo gli automatismi inseriti, sicuramente verrebbero tratti in inganno dall'alternarsi delle zone chiare e scure presenti, producendo quindi delle fotografie che saranno sovraesposti o completamente privi di dettaglio.

Dovremo perciò procurarci molta pellicola o una memoria capiente. Si leggerà l'esposizione sul soggetto da fotografare, avvicinandosi lentamente alla zona più chiara dell'immagine, senza però puntare direttamente sulla sorgente di luce. 
Ipotizziamo che, col diaframma a f/11 e leggendo l'esposizione su una zona cromaticamente neutra della scena e mediamente illuminata (per esempio un muro o una strada), il tempo dell'esposimetro sia di 4 secondi. A questo punto, se la fotocamera dispone del selettore dei tempi, che arrivi anche a questo valore, si imposta manualmente e si scatta. Altrimenti, basta selezionare la Posa B, che permette di tenere aperto l'otturatore per tutto il tempo che il pulsante di scatto rimane premuto.

[…continua]

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