Sono arrivato finalmente su Kloghes! La navetta ha lasciato l’orbita con un po’ di ritardo, causato da una tempesta che ha quasi investito in pieno la regione dello spazioporto; fortunatamente non ci sono state conseguenze, infatti il fronte della tempesta è passato a cinque chilometri, sollevando solo un po’ di polvere desertica.
La discesa sulla superficie è stata tranquilla e io ho potuto ammirare lo straordinario paesaggio della Piana di Lo-Ta-Chey, una distesa desertica di almeno trecento chilometri di ampiezza e più di novecento di lunghezza, che si sviluppa in direzione da sud-est a nord-nord-ovest e taglia l’equatore. Lo spazioporto si trova nella zona più meridionale, sull’equatore (che come vi dirà qualsiasi astrofisico è il punto ideale dal quale inviare veicoli nello spazio, grazie alla maggiore forza centrifuga che si sviluppa a quelle latitudini e che permette quindi di risparmiare sul carburante utilizzato per la spinta al lancio).
Il tutto è durato non più di venti minuti e all’arrivo ero molto eccitato: un nuovo mondo si apre letteralmente ai miei piedi e ho deciso di sfruttare al meglio questa nuova occasione. Qui su Kloghes uno come me può trovare facilmente lavoro, grazie anche alla mia esperienza accumulata in questi anni, al fronte. Pare che i ribelli Flegeni causino non pochi problemi al governo locale, assaltando i convogli nel deserto, e ultimamente si stiano spingendo anche all’interno delle caverne. Pare proprio che avrò un sacco di lavoro, da queste parti! Cercherò di aggiornare il diario quando potrò.
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