Delusione del Lecce, l’Inter ancora capolista

Un ben trovati nella rubrica sportiva di Angelo Scazzi su www.DomenicoZizzo.com, dedicata al week-end calcistico del 21 e 22 febbraio 2009.

Nella sesta di ritorno della massima serie, continua la volata dell’Inter verso il suo terzo scudetto consecutivo. La squadra di Mouerinhio espugna il Dallara di Bologna per 2-1 dopo una partita molto sofferta. Nell’anticipo delle 16 di sabato, i Felsinei hanno fatto la partita nel primo tempo, impensierendo più volte il portiere nero-azzurro; all’inizio della ripresa, il solito guizzo del fuoriclasse interista, nel caso Cambiasso, portava in vantaggio la capolista. Il Bologna riusciva a trovare il momentaneo 1-1 quasi subito, ma l’Inter non si scomponeva e al primo affondo, sul finire di gara, ritrovava il vantaggio con Balotelli.

Alle 18, sempre di sabato, la Roma, all’Olimpico, con una prodezza di Taddei da fuori area, ha agguantato 3 punti, battendo di misura il Siena.

Nell’anticipo delle 20.30, all’ex Favorita di Palermo, la Juve ha battuto i locali per 2-0. Al contrario della rotondità del risultato, la Juve ha sofferto oltre misura contro i siciliani. I rosa neri hanno sfiorato il vantaggio nei primi 45 minuti in varie circostanze, colpendo anche un legno con Miccoli. Poi, una caparbia azione personale di Sissoko dava il vantaggio alla “signora”, al ventesimo del primo tempo. Nella ripresa la Juve metteva in cassaforte il risultato con Treseguez al trentesimo, dopo tanti rischi corsi dalla retroguardia bianco-nera, per merito del Palermo mai domo.

Il Milan, in casa col Cagliari è riuscito, nel recupero grazie a Sedorff, a conquistare 3 punti. Il Milan ha rischiato molto, a causa dell’ennesima, meravigliosa prestazione degli isolani, sempre più squadra rivelazione del campionato.

Alla luce dei risultati, in testa alla classifica non cambia nulla. L’Inter è sempre in fuga a +9 dalla Juve e a +11 dai cugini del Milan.

Proseguiamo la nostra rubrica sportiva di angelo Scazzi su www.DomenicoZizzo.com In coda alla classifica, sconfitta del Lecce per la terza volta consecutiva, in questa circostanza ad opera della Lazio al Via del Mare, per 2-0. La sconfitta dei pugliesi ha diverse radici. I salentini hanno preso sottogamba gli avversari, hanno sofferto le assenze di Papavaigo e Castillo, e hanno ancora una volta subito gli errori della propria retroguardia. Il Lecce ha avuto la peggio, anche in termini di buona sorte e i tre legni colpiti dai giallo-rossi nella gara parlano da soli. Il divario tecnico comunque, fra Lecce e Lazio è stato evidente. Alla platea del Via del mare, al di là degli avversari che c’erano di fronte, sembrava di rivedere un film già visto, ossia un Lecce psicologicamente incapace di fare la partita. Infatti, il Lecce in casa non riesce ad esprimersi. Dato eclatante che dimostra questo andamento, è la vittoria che manca al Via del mare, ormai da troppo tempo (settembre).

Il bel Lecce sbarazzino, visto più volte in trasferta è la bella copia di quello che invece si vede sul proprio campo di fronte ai propri supporters. Eppure, la sfida del via del mare contro i capitolini, sembrava iniziare nel migliore dei modi per i salentini; già al primo minuto della prima frazione Cacia, servito da Caserta, colpiva il palo; al sussulto dei pugliesi rispondevano i laziali prima con il palo di Zarate e poi con il vantaggio, al minuto 10 del primo tempo, grazie al solito errore dei difensori salentini. Nella circostanza, il goal era causato da un clamoroso autogoal di Stendardo dopo un bolide di Foggia. Nei minuti successivi il Lecce, dopo lo svantaggio subito, sembrava essere stato vittima di una doccia fredda, e rischiava, in più occasioni, il colpo del k.o. I giallo-rossi, sul finire dei primi 45 minuti, si salvavano in estremis, un po’ grazie ai miracoli di Benussi, un po’ grazie all’eccesso di egoismo di Zarate, che in varie circostanze preferiva la conclusione personale, ai passaggi a compagni smarcati , o meglio piazzati. Al minuto ’40 del primo tempo, il Lecce colpiva nuovamente il legno con Tiribocchi sfiorando il clamoroso pareggio. In questo modo si chiudeva, di fatto, il primo tempo e la speranza del Lecce di pareggiare. In apertura di ripresa, infatti, i salentini subivano il macth-point ad opera di Colarov, che in azione solitaria insaccava alle spalle di Benussi. I pugliesi, sino al minuto ’93, subivano una sorta di agonia, in quanto incapaci di impostare trame offensive degne di nota. L’unico e anche ultimo sussulto dei salentini, veniva dai piedi di Ariatti che colpiva il palo.

Questa sconfitta mette nei guai il Lecce, che grazie alla vittoria del Toro sull’Udinese, è ormai in zona retrocessione, anche se a solo un punto dalla zona salvezza, occupata, proprio dal Toro e dal Bologna. I salentini, visto che si esprimono meglio in trasferta, hanno l’occasione di riscattarsi domenica prossima allo stadio Friuli contro l’Udinese.

Concludiamo questo appuntamento con la rubrica sportiva di Angelo Scazzi su www.DomenicoZizzo.com andando a sbirciare in cadetteria, dove il Bari in casa, pareggia con l’Ascoli, dopo che era sotto per 2-0. I bianco-rossi perdono la testa della graduatoria finendo a –2 dal Livorno capolista.

Il Gallipoli in c1 invece, vince in trasferta e rimane in testa a +2 dal Crotone.

Share on Facebook